Langa, percorsi di autenticità
25,00 €
di Luigi Cabutto
Formato: 210×297
Pagine: 432
Descrizione
L’attualità di questo volume-inchiesta sta nella consistenza di risposte che le comunità dell’Alta Langa hanno dato agli interrogativi economici e sociali nati oltre sessant’anni fa. Personaggi, amministratori, dirigenti politici, parroci fino a semplici gruppi di ragazzi e di abitanti ne definiscono i tratti distintivi. Sono racconti e attese volte al riscatto di una terra, ritmando lavoro e speranze.
Ne emerge un territorio familiare, dove il ritorno non è soltanto un moto verso casa ma un percorso di conoscenze che ognuno può far suo. Una terra da cui, nella prima parte del Novecento, si è spesso partiti per desiderio di conoscere un altrove necessario o semplicemente per urgenza. Ne emerge un compendio più che attuale di studio e memoria.
Colline diventate punto di arrivo di migrazioni silenziose e perlopiù femminile, che nel secondo dopoguerra ha trasformato in donne di Langa tutta una generazione di ragazze del Sud Italia. Memoria imperfetta di paesi che si “risvegliavano e cercavano”. Le Langhe in una parabola esemplare, da terra di fatica diventate gioiello virtuoso di valorizzazione ed eccellenze: patrimoni e saperi conservati nel tempo. Verso il futuro di una rinnovata consapevolezza, la domanda è: cosa sono per noi le Langhe; o meglio cos’è erano; dove stanno le meraviglie di oggi nascoste dietro le colline… sull’onda del chi eravamo.
Restituiamo alla gente di Langa un documento storico ed autentico, al di là di ogni inutile folclore. Al centro l’immagine di un futuro pensato cinquanta anni fa e che diventa storia. Le vicende son narrate insieme con le fatiche e le solitudini, le prospettive realizzate o mancate, desideri di uomini e speranze a volte premiate o disattese. Un’esplorazione che procede per angolazioni oblique attraverso punti di vista inaspettati, rigorosamente raccontate dai protagonisti di allora in tutte le sfaccettature: sindaci e docenti, parroci e giovani volenterosi, affabulatori e tenaci amministratori comunali per un connubio che ridisegna i confini internazionali del gusto e del lavoro grazie alla caparbietà e all’intelligenza della gente che qui è rimasta nel saper innovare che si declina in valorizzazione attraverso la visione di aver “messo a capitale” le risorse delle colline dell’Alta Langa.