Un delitto per il Capitano
di Rowena Rancoita
a cura di Maria Gabriella Giamello
formato: mm.170×240
pagine: 172
Descrizione
L’area di competenza del capitano dei Carabinieri Antonio D’Anna fa parte del territorio proclamato “Patrimonio dell’Umanità” dall’UNESCO nel 2014 con i suoi paesaggi vitivinicoli, grazie all’impegno e alla determinazione dell’intera squadra predisposta. Eppure anche queste zone così belle, cosi dolci e luminose, presentano lati inquietanti e oscuri; anche qui si sono commessi delitti atroci, come in ogni angolo del mondo.
Nei paesini di Langa più isolati, i Savoia, come misura preventiva, erano soliti relegare con il “domicilio coatto” non
solo gli oppositori della monarchia, ma anche sospetti criminali, ritenuti particolarmente pericolosi, pur in assenza di
prove sicure. Ricordiamo poi famosi banditi che, in queste zone, seminavano il terrore, commettendo omicidi,
rapine, ruberie, come il bandito Delpero, attivo nel secolo XIX, che fini la sua vita impiccato a Bra.
Il lato oscuro delle Langhe e del Roero è poi anche testimoniato, nella tradizione popolare, dalle cosiddette “masche”, le streghe evocate per spaventare le anime più semplici o i bambini capricciosi. Si trattava, nella realtà, di poverette che presentavano qualche stravaganza, oppure erano donne temute per le loro conoscenze erboristiche o mammane che praticavano aborti con metodi rudimentali. La loro fine era spesso la morte sul rogo.
Rowena Rancoita, nata a Torino il 20 marzo 1974, lavora a Milano presso una multinazionale danese. Le sue passioni, lavoro a parte, sono il mare, il teatro e il territorio Langhe-Roero. La passione per il mare e la nautica l’ha ereditata dal padre Elio, di cui è ottimo “secondo” in barca; quella per il teatro è comprovata dalla sua collaborazione con il gruppo Tedacà di Torino, fondato e diretto da Simone Schinocca; Rowena si è cimentata in più ruoli, sia brillanti che drammatici, con ottimi risultati di pubblico.